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Chiesa Santa Maria delle Vergini

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Descrizione

La Chiesa di Santa Maria delle Vergini è il più importante edificio di culto di Scafati. Sorge su una sicura preesistenza ed è un tutt’uno col fiume che l’attraversa. Raggiunge la sua forma attuale attorno il XV secolo. Tutta la sua architettura è pienamente in stile rinascimentale, mentre l’interno, a tre navate, con quella centrale riccamente affrescata, ospita numerose opere. Il transetto è sormontato da una decoratissima cupola affrescata da V. Galloppi e rappresenta una vivacissima scena del paradiso con al centro la trinità nella gloria dei beati e degli angeli. A sorreggere la cupola quattro affreschi di diversi profeti. Nelle ali della croce, a destra e a sinistra, vi sono affreschi raffiguranti scene bibliche, mentre, la mezza cupola del presbiterio è arricchita da scene importanti per la storia ecclesiastica. La chiesa ha una pianta a croce latina con un’ala, l’arciconfraternita che si apre sulla navata di destra volta ad ospitare la statua di santa Maria delle Vergini. Molte sono le opere che l’interno della chiesa ospita. La più grande è certamente l’imponente polittico che orna l’altare realizzato tra il 1400 e il 1500 con scene della vita di Cristo. Altra grande opera è la “Madonna del Rosario”. Attorno la vergine del rosario si affollano papi, principi, re, e guerrieri; il quadro è stato attribuito a Pompeo Landolfo realizzato forse nell’ultimo decennio del 1500. Un’altra grande opera è la “Madonna e le Anime Purganti” che reca la firma di Fedele Fischetti e la data (1759). Altri grandi quadri sono “l’Adorazione dei pastori”, la “Purificazione di Maria”,”la Presentazione di Gesù al tempio” tutti di autori del XV secolo. Attribuiti a Giuseppe Bonito sono due tondi dell’altare che raffigurano l’Angelo custode e San Michele Arcangelo. Gli affreschi della navata centrale e del transetto risalgono al 1800. Di fattura pregiata è anche la “Madonna del Carmelo” che risale al pieno rinascimento, anch’essa è di autore ignoto. Nel mezzo del transetto si innalza la cupola riccamente affrescata con una scena assai animata del paradiso con al centro la trinità. Da annoverare è anche la fonte battesimale settecentesca che si trova nella seconda arcata della navata sinistra. Anticamente nel tempio si venerava la Madonna del parto per cui l’immagine al centro del polittico raffigura la vergine incinta. La Madonna delle Vergini è una statua in legno policromo scolpita, come riportato alla base, nel 1713 da mani ignote, attribuita però a Nicola Fumo; narra la leggenda che la statua, destinata ad un paese molto diverso da Scafati, arrivata qui su di un carro di buoi si appesantì appena arrivò sul ponte, si prese solo allora la decisione di trasferire la statua nel vicino tempio. Nel 1800 venne edificata l’arciconfraternita di Santa Maria delle vergini. La statua raffigura la vergine molto giovane, con un viso molto dolce, che accoglie sotto il suo manto due vergini, una ricca e perciò la Madonna l’accoglie coprendola poco, ed una povera, che la Madonna copre molto. Sono tanti i doni che il popolo di Scafati ha dato alla sua patrona, tra cui l’antica corona del 1840, e lo stellario del 1906; la nuova corona con l’apposito stellario del 2006; un grande medaglione del 1840 e altri due medaglioni del 1854 e del 1954 per ringraziare le grazie che la Madonna ha recato ai suoi pellegrini. Sono molti infatti gli eventi inspiegabili che riguardano Santa Maria delle Vergini come quello dell’eruzione del Vesuvio del 1906,in cui durante l’eruzione si prese la decisione di portare la Madonna innanzi alla colata lavica che stava per investire la città. Fu così che non solo il flusso venne fermato,ma la città di Scafati venne risparmiata dall’eruzione, non un lapillo o cenere infatti interessò la zona scafatese,facendola così diventare anche un punto di riferimento per tutti i paesi che invece ne erano stati colpiti pienamente.
Fonte: "viveresalerno.it"
Fonte immagine: "mapio.it"

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