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Chiesa Santa Maria dei Miracoli

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Descrizione

I “Miracoli” partenopei sono un quartiere che si estende dalla piazza omonima, lungo la collina di Capodimonte, attraverso sorprendenti “vie-sentieri” possibili mete di quello che si può chiamare trekking urbano. Occupata da un giardino con prato alberato, su di un lato della piazza c’è anche uno spazio giochi attrezzato per bambini. Gli alberi secolari danno ombra nella calura estiva a chi, inoltre, potrà dissetarsi alla fontanina avanti la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli. La piazza era, ancora alla fine del 1700, un orto a disposizione delle Monache dell’adiacente Convento di Santa Maria della Provvidenza, fondato assieme alla Chiesa nel 1616 dai Padri Riformati Conventuali di San Lorenzo. Nel 1660, per volontà del defunto Giovan Camillo Cacace e grazie al suo lascito, i Governatori del Palazzo del Pio Monte della Misericordia utilizzarono i soldi per fondare un educandato femminile, destinato ad ospitare fanciulle di buona famiglia in difficoltà economiche (che avrebbero lì osservato la Regola del Terz’Ordine francescano). I lavori vennero affidati ad Antonio Francesco Picchiatti, che rimase attivo fino al 1665 mentre, tra il 1675 e il 1679, sembra che fu richiesto anche l’intervento di Dionisio Lazzari, per la costruzione del nuovo chiostro. Nel corso della storia mantenne sostanzialmente invariata la destinazione come educandato femminile, tanto nel periodo napoleonico (sotto la cura personale di Carolina Bonaparte) quanto nell’ultimo periodo borbonico; con l’Unità d’Italia fu intitolato a Maria Clotilde di Savoia, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale fu adibito ad ospedale, per poi divenire sede di un istituto scolastico parificato. La Chiesa ebbe il prospetto rifatto nel 1790, ad opera dell’allievo di Vanvitelli Camillo Lionti, mentre l’interno, a croce latina con navata unica e cappelle laterali, conserva numerose opere di Giovan Domenico Vinaccia, che realizzò varie sculture, le acquasantiere, la pavimentazione degli altari e gli organi (finti); tra i dipinti, invece, numerose sono le opere di Andrea Malinconico.
Fonte: "napolinvita.com"
Fonte immagine: "chiesadinapoli.it"

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