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Chiesa Santa Maria degli Angeli alle Croci

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Sorge maestoso in via Veterinaria, a Nord-Est del nucleo antico di Napoli, in una zona tra le più amene della città alle pendici della collina su cui sorge l'Osservatorio Astronomico e prossimo al Real Orto Botanico, uno dei più importanti esempi di edificio di culto in stile Barocco napoletano: la Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci. Deve il proprio nome al gran numero di croci che i Francescani riformati posero lungo l’intera attuale via Michele Tenore, a rappresentare le tappe della Via Crucis. Costruita nel 1581 insieme all’attiguo Convento dei Francescani Osservanti, la Chiesa fu completamente rifatta nel corso del Seicento per volontà del Viceré di Napoli Medina de Las Torres. In seguito alla riforma dell’ordine francescano, infatti, fu deciso di convertire il Convento in un collegio e a tal fine fu chiamato ad occuparsi della riqualificazione della struttura il lombardo Cosimo Fanzago cui, in seguito, verrà affidato anche il rifacimento del tempio. L’Architetto optò in questa circostanza per un impianto a navata unica, con cappelle e cupola sul presbiterio, secondo canoni architettonici a quel tempo in via di affermazione. Nel pieno rispetto del principio di povertà professato dagli Osservanti, Fanzago scelse di utilizzare il bianco e il grigio sia all’interno della Chiesa, sia all’esterno, dove il secondo dei due colori scandisce sapientemente le modanature della facciata. Quest’ultima, poggiata su imponenti colonne in granito provenienti dalla vicina Basilica di San Giorgio Maggiore, ospita una statua di San Francesco d’Assisi in alto ed al centro, due angeli seduti all’interno di ovali posti ai lati, più in basso, realizzati con molta probabilità dallo stesso Cosimo. Altre fonti vogliono che la scultura del Santo sia stata scolpita da Padre Grisanto Gagliucci da Cilento; il puttino di destra è una copia dell’originale rubato. L’intera struttura, comprese le opere pittoriche e scultoree ospitate al suo interno, fu completamente restaurata in seguito al terremoto del 1980. Quello che un tempo era il Convento dei Francescani Osservanti, è oggi sede della Facoltà di Veterinaria e conserva al suo interno un importante ciclo di affreschi di Belisario Corenzio. Storie evangeliche si sviluppano lungo le pareti, mentre le volte ospitano una notevole quantità di stemmi dell’aristocrazia napoletana che, in tal modo, il Viceré di Napoli coinvolse nel costoso programma di rinnovamento della Chiesa.
Fonte: "21secolo.news"
Fonte immagine: "panoramio.com"

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