La ritroviamo menzionata, per la prima volta, in un atto di donazione del Conte normanno Roberto Sant’Agata, del 1097, col nome “Ecclesia Sanctae Mariae di Casa pesenda”; di questa fase medievale della Chiesa non rimane che l’antica porta d’entrata, oggi sotto il campanile in stile romanico. Alla fine del ‘500, l’edificio venne completamente rifatto in stile barocco. Nel XX secolo, fu oggetto di lavori di restauro per volontà del parroco Don Salvatore Vitale. Durante gli anni ’80 e ’90, venne realizzato il rivestimento marmoreo della facciata, che andò a sostituire quello ormai irrecuperabile barocco, e vennero attuati lavori di arricchimento dell’apparato decorativo della Chiesa (mosaici, tele ed altro). L’attuale fabbrica si presenta a croce latina e navata unica con cupola centrale. All’ingresso, sulla sinistra, troviamo l’antico battistero del ‘600 in marmo. L’altare maggiore è stato realizzato negli anni ’40 da Pasquale Ciavolino, prendendo a modello l’altare del Gesù Nuovo a Napoli; esso è sovrastato dalla statua lignea di Sant’Elena, risalente al XVIII secolo. La cappella di Sant’Antonio da Padova ospita, invece, l’antico altare maggiore in marmo realizzato, nel 1797, da Don Agostino Petrillo. La Chiesa conserva poi le statue lignee ottocentesche di Sant’Antonio, dell’Addolorata e dell’Assunta o Madonna delle Rose. Gli affreschi di Antonio Sicurezza da Formia e Gennaro Guarino di Napoli decorano le cappelle laterali, mentre un artistico presepe con pastori in stile ‘700 napoletano si trova alle spalle dell’altare maggiore.
Fonte: "prolococasapesenna.eu"
Fonte immagine: "prolococasapesenna.eu"