Il territorio parrocchiale si estende nella periferia Nord Est di Castellammare di Stabia, conosciuto col nome di "Rione Moscarella - Savorito". Un unico territorio, ma con diverse anime spesso ancora in contrasto fra di loro; una complessa realtà sociale, venuta fuori come conseguenza del sisma del 1980, espressa anche dal nome composto con cui il territorio è conosciuto. E in realtà le 1.700 famiglie, circa 7.000 persone, che vivono nel territorio abitano quartieri diversi in base alla loro estrazione sociale; molte di esse provengono dalle zone della Città disastrate dal terremoto, ora ancora alloggiate nei prefabbricati del rione Savorito; altre alloggiano in strutture di edilizia popolare; altre vivono in parchi ed altre ancora abitano case private per lo più agricole. La parrocchia "Gesù Buon Pastore" è sorta per indirizzare l'emergenza del dopoterremoto verso una soluzione positiva, come presenza accogliente e forza di promozione di un ambiente povero, emarginato e per questo fortemente a rischio. "Amalgamazione" e "integrazione" nei confronti dei diversi gruppi di famiglie del territorio; "accoglienza" e "recupero" nei confronti del disagio minorile: sono state queste le costanti dell'azione della parrocchia sul territorio, come presupposto all'annunzio della vita buona del Vangelo ed al lavoro per la formazione di un'unica comunità cristiana. Il titolo scelto per la parrocchia esprime proprio questo programma. L'azione della Comunità "Gesù Buon Pastore" è iniziata nel 1981, in una struttura di lamiera donata dalla Caritas Italiana come centro di accoglienza per il dopo sisma; il 2 gennaio 1986 è stata istituita sul territorio la nuova parrocchia; il 5 giugno 1995 è stata inaugurata la nuova struttura: adeguata per l'accoglienza.
Fonte: "comune.castellammare-di-stabia.napoli.it"
Fonte immagine: "pmap.it"