Intorno all'anno 1000 era la Chiesa Madre. La struttura originaria venne distrutta completamente dai sismi che colpirono Castel Baronia tra il XVII e XVIII secolo. Il vescovo di Trevico la fece riedificare nel 1703, accanto al Palazzo Ducale (residenza dei feudatari di Castel Baronia, la famiglia De Ponte), riservando al Duca il diritto di presentarne il Rettore e di accedervi direttamente. Al suo interno, custodisce un bel mezzobusto settecentesco, in legno policromo, di Sant’Euplio Martire, con una reliquia in petto, ed un tabernacolo adornato nelle sue facce laterali dello stemma di Castello, di chiara impronta del secolo dei lumi. Conserva pure le pregevoli statue di Santa Rita da Cascia (lavoro eseguito in Roma nel 1908) e dell’Addolorata (opera del Cavalier Guacci di Lecce) e due antichi quadri di gran pregio: la Pietà e San Domenico.
Fonte: "unplicampania.net/unpliavellino"
Fonte immagine: "prolococastelbaronia.it"