Ubicata in piazza Umberto I, la Chiesa fu voluta da Alonso III Sanchez de Luna al posto della omonima fatta abbattere per innalzare il Palazzo Ducale, che la fronteggia. Lo spazio per l'edificio, così come per il Palazzo del Feudatario, fu ottenuto abbattendo un nucleo di costruzioni medioevali che insistevano sull'attuale piazza. Originariamente più piccola dell'attuale e senza cupola, è stata rimaneggiata varie volte nei secoli successivi fino ad ottenere (1884) l'attuale fisionomia. La facciata si presenta con due torri campanarie con orologi pubblici. E' a croce latina e misura 44 metri di lunghezza per 19 metri di larghezza. L'incantevole interno presenta 11 altari e quello maggiore, con splendida balaustra in marmo policromo di stile barocco, fu donato dal Vescovo di Troia, ma sant'arpinese di nascita, Marco De Simone che, insieme al fratello medico Antonio, abbellì a proprie spese la Chiesa nel 1754. Dei quadri d'autore (scuola di Luca Giordano) una volta esistenti purtroppo non rimangono tracce. Di rilievo, si possono ammirare: una statua lignea di San Francesco di Paola; una statua lignea di Santa Maria di Atella; una statua lignea di Sant’Elpidio Vescovo; un organo meccanico ottocentesco (opera del Criscuolo). Nell'altare del Buon Consiglio, costruito dai Sanchez de Luna, riposano i corpi dei Santi Prospero e Costanzo ivi traslati da Gennaro Sanchez de Luna. La Chiesa è consacrata anche al Sacro Cuore di Gesù. Sulla facciata sono ancora installati due stemmi marmorei della famiglia Caracciolo, ultima a detenere il feudo del paese.
Fonte: "comune.santarpino.ce.it"
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