La Chiesa di Sant’Eligio, intitolata al Vescovo francese tanto caro agli Angioini, fu eretta per lo zelo di un nobile capuano particolarmente in vista alla corte napoletana, Bartolomeo de Capua, Gran Protonotaro del Regno, e col concorso della pubblica amministrazione e della nobiltà. La costruzione ebbe inizio nel 1284 e si protrasse per una dozzina di anni. Nel 1572, l’edificio passò all’ordine dei Teatini, che la tennero fino al 1788, anno in cui il loro attiguo Monastero fu soppresso. La Chiesa, dalla nobile facciata sulla piazza de Giudici, è organizzata su due ordini. Quello inferiore, tutto in pietra a vista, è diviso in tre campi da due alte colonne: presenta un bel portale e due nicchie timpanate, sotto le quali è scolpito lo stemma cittadino. Quello superiore continua il motivo delle due colonne fino al timpano ed è ornato da un grande finestrone centrale. Tutto il restauro del 1747 lo si riconosce come tipicamente riferibile alla mano del Sanfelice, peraltro documentato a Capua in quegli anni. L'interno, luminosissimo e accecante per i bianchi stucchi che ne costituiscono la principale decorazione, è un'unica lunga navata absidata, voltata ed incannucciata; presenta tre cappelle per lato, intercomunicanti e coperte da cupolette ellittiche con lanterne. All'incrocio del transetto con la navata principale, si innalza un'ampia cupola. L'altare maggiore, in marmi policromi, è del Settecento e coeve sono le due cantorie, purtroppo svuotate dei preziosi organi che contenevano; sul fondo, una tela settecentesca raffigurante la Madonna Immacolata, Sant’Eligio e San Teatino. Molto importanti sono i due organi pensili, di estrazione barocca. Nelle cappelle di destra si osservano: nella seconda, una statua di San Vincenzo con ai piedi un interessante plastico riproducente la piazza; nella terza, la tela “Sacra Famiglia con Santo”, di F. Ruggeri (1785). Sempre dello stesso autore, un'altra tela nelle cappelle di sinistra. Unico avanzo della primitiva costruzione gotica è un ambiente cui si accede dal transetto destro, con ampia volta gotica ad ombrello poggiante su peduccio. Il campanile, datato 1514-1524, in stile rinascimentale vicino a quello del Mormando, si presenta tutto in piperno grigio e si arresta al secondo ordine.
Fonte: "trionfo.altervista.org"
Fonte immagine: "panoramio.com"