Della piccola Chiesa di Sant'Anna si ignora l'origine e l'epoca della sua fondazione. Laicale un tempo, appartenne poi alle Religiose Domenicane e in essa esisteva, nel 1860, una Confraternita di Sant'Anna, ora estinta. Agli inizi del 1700, venne ereditata l'attività del Conservatorio di zitelle nobili civili o cittadine nate da legittimo matrimonio e nel contempo la Chiesa ne guadagnò in ampliamento. Il profilo esterno della fabbrica è in parte assorbito dalle costruzioni attigue. L'interno, invece, fa intuire una storia architettonica e pittorica composita, sviluppatasi lungo l'arco di tempo che va dal XVII secolo ai primi anni del XX secolo. In questo contesto, merita particolare attenzione il gruppo, in legno scolpito e dipinto, di Sant'Anna e la Vergine Maria Bambina. L'analisi dello stile rimanda alla tradizione tardo barocca, facendo pensare ad un artista vicino a Giuseppe Sammartino. Nel transetto, a destra, è posto un dipinto del 1710, opera del pittore Paolo De Majo. In questo stesso ambito, c'è un dipinto della seconda metà del XVII secolo attribuito al pittore Carlo Mercurio; il tema che ispira il quadro è quello di una relazione umana e divina che lega i personaggi rappresentati: Sant'Anna tiene per mano Gesù Bambino, mentre Maria contempla il Padre Eterno, che appare tra una gloria di putti, in unione con lo Spirito Santo, in sembianze di colomba. A febbraio del 2006 viene installata una edicola votiva, sul lato della Chiesa prospiciente piazza Crispi, nell'incavo di un preesistente spazio, rappresentante la classica immagine della Madonna con Sant'Anna, stesso disegno; l'immagine è composta da 12 piastrelle di gres porcellanato.
Fonte: "aversalenostreradici.com"
Fonte immagine: "associazionenewdreams.it"