I dati più remoti circa la religione cristiana a Rocca San Felice si leggono nelle pergamene del 1125 e del 1133, documenti relativi alla donazione di alcune terre a San Guglielmo. L'edificazione della Chiesa di Santa Maria Maggiore risalirebbe dunque al XII secolo. Nel 1951, grazie alle offerte pubbliche, furono realizzati lavori per disciplinare le acque a monte e furono rifatti gli stucchi e gli altari deteriorati dall'umidità e dal tempo. L'evento sismico del 1980 rase al suolo l'antica Chiesa Madre e l'annesso campanile. Furono interamente ricostruiti conservando, all'esterno, l'originario aspetto caratterizzato dalla muratura in pietre locali e furono restituiti al culto cristiano il 4 agosto del 1991. Arricchiscono l'intera struttura i cornicioni, gli angoli e gli archi fatti di grandi blocchi di pietra. Al suo interno si conservavano pregevoli opere d'arte: una tela di scuola napoletana del XVII secolo raffigurante la Vergine col Bambin Gesù, l'altare in stucco policromo in stile barocco risalente al 1724 realizzato da Filippo Rossi di Carife, un crocifisso ligneo dello stesso XVIII secolo. Grazie ad alcuni interventi di restauro, sono state recuperate le statue lignee di: San Felice, Maria Santissima di Costantinopoli, San Giuseppe, Sant’Antonio da Padova, San Vito, San Vincenzo, San Francesco di Paola.
Fonte: "irpinia.info - comune.roccasanfelice.av.it"
Fonte immagine: "irpinia.info - comune.roccasanfelice.av.it"