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Chiesa di Santa Maria in Portico

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Descrizione

L’antica Chiesa di Santa Maria in Portico, che sorge fra via Martucci e la Riviera di Chiaia, fu voluta dalla nobildonna Felice Maria Orsini, Duchessa di Gravina. Rimasta vedova a 34 anni e senza prole, si ritirò in un Monastero romano di nobili oblate (Santa Francesca romana). Qui cominciò a praticare la devozione per un’immagine della Vergine considerata prodigiosa: una tavoletta di 26 centimetri per 20 centimetri che, secondo la tradizione, era apparsa nel 524 a Santa Galla, vedova del Console Valerio, ucciso da Teodorico. Per la stima e la simpatia che negli anni romani aveva acquisito verso l’Ordine dei Padri Lucchesi e per la devozione che nutriva verso l’immagine di Santa Maria in Portico, la Duchessa decise di donare a questi religiosi il palazzo dove era nata, per farlo sostituire con un tempio dedicato proprio alla Santa; ex novo, fece anche costruire un collegio per loro dimora, vicino alla Chiesa, affidando ai padri Lucchesi il compito di introdurre a Napoli il culto di Santa Maria in Portico. Il tempio fu aperto al culto alla fine del 1633. Un’immagine sacra simile a quella venerata a Roma si vedeva nel muro dietro l’altare maggiore, proprio nel punto che corrispondeva alla camera in cui la Duchessa era nata. La Orsini fece poi dipingere un’altra immagine, più preziosa, che nel 1638 fu trasportata in solenne processione dalla Chiesa di Santa Brigida, da poco acquisita dai chierici regolari della Madre di Dio, alla nuova Chiesa di Chiaia. La Duchessa morì il 2 febbraio 1647; un anno prima aveva donato ai Padri Lucchesi il resto delle sue proprietà, tutta la zona che da via Martucci arrivava al Vomero, a via Cimarosa. I Padri, per riconoscenza, oltre a seppellirla in una cripta sotto la cupola della Chiesa da lei voluta, le eressero un busto all’entrata del collegio e ne fecero dipingere un ritratto a olio che ora si trova nella piccola casa ecclesiale rimasta ai religiosi dopo gli espropri. Nei tempi successivi, questi edifici subirono rimaneggiamenti e ampliamenti vari, andando a costituire un complesso religioso articolato in quattro corpi di fabbrica, fra loro collegati, circondati e sovrastati da cinque giardini. Oltre a questi, apparteneva a Santa Maria in Portico tutto il territorio che dal collegio si estendeva fin sopra il Vomero, senza alcuna interruzione, la cui parte alta sarà poi trasformata nell’attuale Villa Floridiana, in Villa Lucia e nel Parco Grifeo. Detto territorio era costituito da una parte boschiva, un bell’uliveto, vigne e piante da frutto. Nell’Ottocento, la Congregazione della Madre di Dio dei Padri Lucchesi, come tutti gli altri ordini religiosi, subì gli espropri dei beni; fu lasciato loro solo il collegio, con due giardini e la Chiesa. Comunque, a dispetto degli espropri subìti, sono numerosi e notevoli i lavori e le opere d’arte da ammirare all’interno del tempio: il pavimento seicentesco in cotto, l’altare maggiore in marmi policromi, le decorazioni in stucco e le statue in marmo, i dipinti e gli affreschi (Benaschi, Mozzillo, Fischetti, Vaccaro, Farelli, De Matteis), l’organo a canne di fattura barocca e in legno intagliato, i lampadari settecenteschi decorati con foglie e fiori in vetro di Murano, i quattro confessionali di artigianato napoletano in legno finemente intagliato, ed il presepe seicentesco opera dell'artista Ceraso, caposcuola dei cosiddetti “figurari”, al quale si sono aggiunti altri due scultori per rinnovamento ed ampliamento del presepe. Allestito in una grotta ricavata in un vano laterale all’interno della Chiesa, presenta figure a grandezza naturale, ricoperte di ricche stoffe e adornate alla maniera barocca spagnolesca: nel fondo si nota la “Sacra coppia”, a destra il “pezzente” della tradizione con accanto il “Re Mago vecchio”, in primo piano il “pastore dell'annunzio” (i tre capolavori dello scultore Giuseppe Picano), a sinistra la “coppia dei vecchi con il nipotino” e la “foritana con il giovin signore” dello scultore Giacomo Colombo.
Fonte: "ilvomerese.com"
Fonte immagine: "spaghettitaliani.com – panoramio.com"

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