La costruzione dell’edificio risale al 1737, per opera dell’Architetto Ferdinando Sanfelice che, dopo i danni subiti durante un terremoto, venne chiamato per ricostruire un preesistente tempio, voluto da Eleonora Piccolomini, Principessa di Bisignano, nel 1488. In seguito, nel 1537, la piccola Cappella venne unita a due chiesette in rovina poco distanti: quella di San Giovanni Battista e quella di San Pietro. La facciata della Chiesa di Santa Maria della Consolazione a Villanova, che venne poi rifatta nel XIX secolo, prima della consacrazione del 1853, segue la forma esagonale della fabbrica, ma dell’originale struttura del Sanfelice conserva solo il grande finestrone che sormonta il portale. Dopo il terremoto del 1980, che causò il crollo di parte del pavimento, vennero alla luce antiche mura, parte di una pavimentazione in cotto e maiolicato e alcuni sepolcri del XVI secolo. L’interno, con pianta esagonale, è caratterizzato da pregevoli decorazioni in stucco e, un tempo, custodiva anche un pavimento in cotto e ceramica. L’altare maggiore, in marmi policromi, è sormontato da una tavola proveniente dalla Chiesa precedente, databile quindi intorno alla prima metà del XVI secolo, raffigurante la Madonna col Bambino. Ai lati dell’ingresso, invece, sono posti due dipinti del XVIII secolo di Paolo De Maio, raffiguranti “La Natività” e “La Madonna col Bambino, con i Santi Agostino, Monica, Gennaro ed Antonio”. Del 1639 sono, invece, due pannelli dipinti ad olio posti ai lati dell’altare, raffiguranti Sant’Agostino e San Giovanni Battista, opere di Giuseppe Marullo. In sacrestìa sono conservati due lavabi del XVI secolo e un pregevole bassorilievo di scuola del Donatello, datato 1510, che raffigura la Madonna tra San Giovanni Battista e San Pietro (risalente all’antica struttura).
Fonte: "napoligrafia.it"
Fonte immagine: "achillecontedilavian.blogspot.it"