Si presenta come una basilica a tre navate, separate da tre colonne per parti, che sorreggono archi acuti, un transetto sopraelevato e tre absidi semicircolari. La navata centrale è coperta da tetto a capriate; le laterali da volte a crociera estradossate. La cupola, su slanciato tamburo, s'innalza sulla campata centrale del transetto, fiancheggiata da due volte a crociera estradossata. All'esterno, la facciata tripartita presenta tre porte con lunette acute; la centrale ha per architrave un frammento di cornice classica sostenuta da cornice di stipiti di marmo. Il campanile situato sulla destra è a due ordini con coronameno cilindrico e bifore ornate di incrostazioni geometriche policrome. Sorta nel corso del secolo XI e trasformata in barocco nel settecento, la Chiesa è stata interamente ripristinata nel suo stile originario con i restauri eseguiti negli anni 1958-63. In questa Chiesa appare evidente l'architetettura locale perché, su schema classico s'innestano organicamente e armonicamente elementi bizantini ed arabi. Nel medioevo Santa Maria a Gradillo era la sede parrocchiale del popolo; qui prendeva solennemente possesso il Capitano generale dell'intero Ducato amalfitano, e il popolo di Ravello si riuniva per discutere le cose pubbliche.
Fonte: "chiesaravello.it"
Fonte immagine: "arteovunque.info"