La Chiesa di Santa Caterina a Chiaia sorse sul finire del 1500. In tale periodo, i Frati Francescani del Terzo Ordine Regolare portarono a compimento i lavori di ricostruzione e di ampliamento della preesistente cappellina, chiamata Santa Caterenella. Dopo vari eventi, che hanno portato l’edificio a continue trasformazioni, oggi la Chiesa risulta essere di gusto settecentesco, a croce latina con cappelle affondate dalle quali il transetto non sporge fuori. La cupola, edificata nel 1601 ed alta 35 metri, poggia su quattro archi a tutto sesto sviluppati su quattro pilastri, i quali delimitano il centro del tempio. Alla base di essa vi sono collocate otto luminose finestre dalle quali piove la luce all’interno. La decorazione architettonica è particolarmente ricca nelle cornici degli archi e sotto il cornicione, dove diventa lavoro fine di cesello. I pilastri sono sormontati da capitelli compositi. La facciata copre solo la parte centrale dell’edificio; portata a termine nel 1713, si presenta quindi di gusto settecentesco, di un Barocco riposante che prelude al Neo-Classico. È scandita da coppie di lesene che nello scomparto inferiore montano capitelli ionici e in quello superiore corinzi, andando a congiungersi in un grande arco nel timpano. Sopra la porta di piperno, una vetrata a colori ed un bassorilievo di Santa Caterina d’Alessandria. Anche le rifiniture delle cappelle interne sono settecentesche. Maestoso l’altare maggiore nella sua imponente mole di marmo policromo intarsiato di gusto barocco, portato a termine molto tempo prima degli altri altari; tra questi ultimi, preziosi sono i due della crociera, dedicati alla Madonna delle Grazie ed alla Madonna di Pompei. La Chiesa è molto ricca di tele, affreschi e medaglioni; sono in buona parte narrazione di miracoli o episodi della vita del Santo venerato nella cappella. Molto pregevole la tela dietro l'altare maggiore, sopra gli scanni del coro ligneo; opera della piena maturità di Antonio Sarnelli, del 1770, raffigura il “Mistico sposalizio di Santa Caterina col Bambino Gesù”. Dello stesso autore sono altri affreschi e tele: “Glorificazione di San Francesco d’Assisi (1767); “Busto dell’Ecce Homo” (1774); “La Divina Pastora (1755)”. Nella crociera di sinistra, si ammira la tela della “Madonna tra i genitori”, di Benedetto Torre; opera pregevole per l'equilibrio dei colori e dei volumi. Nella crociera di destra, un piccolo dipinto della “Madonna delle Grazie”, attribuito al Sarnelli; un vero capolavoro di grazia e semplicità. Nella prima cappella di sinistra, entrando in Chiesa, una bellissima “Pietà”, non firmata, di fine 1600 o inizio 1700. Da ammirare anche le altre cappelle, che ospitano ulteriori pregevoli opere d’arte.
Fonte: "santacaterinachiaia.com"
Fonte immagine: "santacaterinachiaia.com"