Negli anni cinquanta l'aumento della popolazione di Castellammare di Stabia portò alla costruzione di nuovi nuclei urbanistici verso la periferia, in particolar modo lungo l'asse viario che collegava la città stabiese con i paesi vesuviani, la cosiddetta strada Tavernola, da cui oggi il quartiere prende il nome. Già nel 1956 un gruppo di persone della zona aveva l'abitudine di celebrare la santa messa in un cortile di una casa privata dove esisteva un altare dedicato a sant'Antonio da Padova: ben presto però sia per l'aumento dei fedeli che per la scomodità del luogo che in caso di pioggia rendeva impossibile lo svolgersi delle funzioni portò al trasferimento del culto del santo presso un negozio vicino; tuttavia le dimensioni ridotte non permettevano lo svolgersi di alcuna attività se non quella della messa. Nel 1961 con la costruzione di una nuova strada, chiamata via Bocchetti, che collegava via Tavernola con Via Napoli, la Curia vescovile acquistò un terreno nel quale venne posta una baracca in legno, utilizzata come chiesa: il 13 gennaio 1963 nasceva la parrocchia di sant'Antonio da Padova, comprendente territori che prima facevano parte delle parrocchie di Santa Maria del Carmine e Maria Santissima del Rosario. In seguito fu acquistato un terreno più ampio con lo scopo di costruire una chiesa in muratura. Nel 1965 fu inaugurato un complesso per le attività parrocchiali, che ospitò per qualche tempo anche le funzioni religiose: la raccolta di carta, metalli e stracci fu un buon veicolo economico per la costruzione della nuova chiesa aiutata da un sovvenzionamento dello Stato e dalle offerte dei fedeli, utili soprattutto per l'acquisto degli arredi interni. Il 16 luglio 1967 il vescovo Raffaele Pellecchia, con la benedizione della prima pietra, diede il via ai lavori, che seguivano il disegno dell'architetto Cesare Ulisse, sotto la direzione dell'ingegnere Alfredo Pagano. Dopo alcuni problemi in fase di realizzazione la nuova chiesa fu terminata all'inizio del 1973 ed il 24 marzo dello stesso anno il vescovo Pellecchia presiedette alla cerimonia di dedicazione del tempio. Nel corso degli anni successivi non ha subito particolari lavori di rifacimento, fino al 1999, quando è stata completamente ristrutturata ed arricchita di alcune opere d'arte.
Fonte: "comune.castellammare-di-stabia.napoli.it"
Fonte immagine: "stabiesi.net"