Le origini di questa Chiesa devono essere molto antiche, perché il suo nome appare in un documento del 1565, con il quale si fa osservare che trattasi di edificio religioso di "patronato Baronale", ed in un altro documento del 1699. Presenta una sola navata, e come tutte le altra Chiese del paese, è stata ampliata in epoche successive. E’ stata usata come luogo di sepoltura; sotto il pavimento, esistono tuttora spazi destinati allo scopo, coperti da lastroni di pietra, ed uno di questi raffigura lo stemma della famiglia baronale, mentre su una parete vi è una lapide che indica la sepoltura di un Brancia. Notevoli sono i quattro altari laterali, recanti iscrizioni in latino che tramandano i nomi di alcuni membri della famiglia Brancia, come la Feudataria Anna Brancia che morì in Castelfranci il 19 Febbraio 1735, e suo nipote Scipione (9 Novembre 1770). Pregevole, poi, per sculture e fregi marmorei si presenta l'altare maggiore; per la squisita composizione scultorea, supera il comune livello artigianale del tempo. Degno di ammirazione è anche il tabernacolo, sormontato da due Angeli con al centro la colomba di pace.
Fonte: "prolococastelfranci.it"
Fonte immagine: "irpinia.info"