Fu fatta costruire come cappella del castello dal conte Roberto il normanno, figlio di Rainulfo, tra il 1102 e il 1107, e fu dedicata all'apostolo Pietro, come ricordano i versi scolpiti sul portale della Chiesa. Il 4 Settembre 1110 Papa Pasquale II, durante un viaggio apostolico inteso a stipulare patti di alleanza coi principi normanni, fu ospite del conte Roberto e consacrò la chiesa "in onore del Signore Salvatore e della Santa Vergine Maria e della Santa Croce e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e di San Menna Confessore", come si evince dalla lapide ancora oggi murata all'ingresso. Leone Marsicano, cronista dell'abbazia di Montecassino, per incarico del conte Roberto, ha raccontato la storia del ritrovamento del corpo di San Menna e la sua traslazione a Sant'Agata. Nel 1094 lo stesso conte, volendo dotare di reliquie insigni la cattedrale di Caiazzo, dietro suggerimento di Madelmo, abate di Santa Sofia in Benevento, e di Guiso, abate di San Lupo, si recò in una chiesetta semidistrutta nei pressi di Vitulano ove, dopo numerose difficoltà, rinvenne il corpo intatto di San Menna e lo fece trasportare nella suddetta cattedrale. Dopo qualche tempo Roberto, per contrasti insorti col vescovo caiatino, decise di trasferire le sacre reliquie nella sua cappella comitale di Sant'Agata. Furono collocate in un'urna, ove fu inserita una lapide. Nell'urna furono deposte, separate dalle prime, anche altre reliquie, in particolare quelle di San Brizio, vescovo di Tours e di San Socio (o Sossio) martire del Miseno. La lapide fu posta nel mezzo del sarcofago, proprio per dividere le reliquie di San Menna dalle altre. A seguito della profanazione dell'urna avvenuta nel 1674, le sacre reliquie furono trasportate nella cattedrale di Sant' Agata de' Goti e, nel 1706, composte in un'elegante urna di ebano e argento, ex-voto del Vescovo Filippo Albini "per grazia ricevuta".
Fonte: "santagatadeigoti.net"
Fonte immagine: "camministorici.it"