Le prime notizie riguardanti la chiesetta si hanno a partire dal 1485. Nel 1596 l’edificio già appariva abbandonato, con un unico altare ornato dalla statua del Santo di Noblac. Durante il XVII secolo però dovette subire un ampliamento, perché alla fine di questo secolo (1685-87) è descritto con due navate divise da tre archi successivi. Nello stesso periodo, probabilmente, si sostituì la vecchia statua del Santo con quelle della Madonna di Costantinopoli (somigliante alla Madonna del Roseto che si trova in montagna), di Santa Caterina e San Leonardo, attualmente ancora in loco. Un campanile si ergeva sul muro laterale della sagrestia, come appare in una Platea figurata del 1711. Accanto alla chiesetta, che assunse l’aspetto attuale nel 1794, vi è un fabbricato che lascerebbe supporre la presenza in passato di una comunità religiosa. L’appellativo di abbazia che viene dato alla chiesa in alcuni documenti avallerebbe questa ipotesi, ma, in un decreto datato 31 gennaio 1794, venne concessa all’amministrazione di Solopaca il diritto di proprietà dello stabile e quello di nominare un eremita laico. Gli eremiti furono nominati fino al 1937 e dopo la morte dell’ultimo nel 1962 l’edificio attiguo alla chiesa venne abbandonato. La chiesa è chiamata anche col titolo di Santa Maria di Costantinopoli per la Madonna omonima che qui si venera. Nel tempio, oltre alle sculture lignee policrome citate in precedenza, si conserva anche una statua di San Nicola di Bari, in origine appartenente alla chiesa del Santissimo Corpo di Cristo.
Fonte: "parrocchiesolopaca.it"
Fonte immagine: "prolocosolopaca.it"