La Chiesa Santissima Nome di Gesù, detta di San Giuseppe, fu aperta al culto nel 1706 ed insignita del titolo di Arciconfraternita dal Re Ferdinando I di Borbone in data 15 febbraio 1817. Di notevole valore artistico sono le statue in legno di San Giuseppe, della Madonna della Consolazione e alcune tele settecentesche raffiguranti: sull'altare maggiore, “La Circoncisione di Gesù”, recante la firma di Paulus de Mathei (1717); a destra, entrando, “Lo Sposalizio di Maria” (1740), “Il Sogno di Giacobbe” (1706), “San Giovanni Battista” (firmato Cenatempus, 1706); a sinistra, entrando, “La Morte di San Giuseppe” (1740), “Gesù appare a San Tommaso Apostolo” (1707), “San Domenico, San Gennaro e San Procolo” (firmato Cenatempo, 1706). Il coro dei Confratelli, opera in radice di noce del 1768, è stato egregiamente restaurato nel 1954 dal falegname puteolano Salvatore Solimeo, iscritto da molti anni alla Confraternita. Degne di rilievo sono le due porte di legno con intagli ai lati dell'altare maggiore; di autore ignoto, furono ordinate da Giuseppe de Fraia nel 1707. La Chiesa è stata completamente restaurata, sia all'interno che all'esterno, nel 1954.
Fonte: "pozzuolinfoto.it"
Fonte immagine: "mapio.net"