La Chiesa di San Giuseppe a Chiaia fu edificata dal Padre Gesuita Flaminio Magnati grazie ad importanti donazioni e poi ampliata, tra il 1666 e il 1673, su progetto del laico Gesuita Tommaso Vanneschi, detto il Carrarese. In seguito, i Gesuiti abbandonarono la casa che divenne Scuola Nautica di Pilotaggio, per poi essere trasformata, per volontà di Ferdinando I nel 1817, in Ospizio dei poveri ciechi. L'edificio di culto è un riferimento del periodo Barocco a Napoli. La facciata si presenta divisa in tre registri: il primo consta di un basamento in pietra interrotto dai tre arconi d'accesso; il secondo, di un intonaco giallo a bugne, che accoglie un lungo bassorilievo rettangolare; il terzo ha un coronamento a timpano. L'interno, a navata unica con due cappelloni laterali, ospita alcune opere di Luca Giordano: “Sant’Ignazio” nel cappellone di sinistra; “Sant'Anna” nel cappellone a destra; “La Famiglia della Vergine”, di Nicola Malinconico; “La Sacra Famiglia”, di Francesco di Maria.
Fonte: "campaniacrbc.it"
Fonte immagine: "napoligrafia.it"