La Chiesa di San Giorgio Martire è una delle chiese monumentali di Napoli. Fu realizzata nella prima metà del 1200 da un drappello di operai, minatori e addetti alle locali cave di piperno provenienti da Napoli, Posillipo e Marano, che hanno dato vita al nucleo di Pianura. Durante il periodo Angioino e Aragonese, ci fu un notevole incremento dell'attività estrattiva di Pianura, che certamente dovette influire sulla realtà economica e demografica del casale. È a partire dal XVI secolo che il tempio assunse una veste più monumentale. Secondo alcune fonti, sui locali della primitiva Parrocchia fu iniziata, nei primi anni del Cinquecento, la costruzione dell'odierna, grazie alle offerte dei fedeli. Nel 1587 fu avviato il completamento dell'edificio di culto, mentre nel 1620 venivano donate le reliquie di San Giorgio Martire dal Vescovo di Pozzuoli Mongiojo Palatino; nel 1676 gli altari salivano a sette, anche se incompleti. La realizzazione dello scalone d'ingresso è registrata nel 1822. La facciata, su due ordini, è alleggerita da una serliana al livello inferiore, mentre la parte superiore è scandita dal ritmo di lesene che inquadrano un rosone; alla sommità si apre il timpano triangolare.
Fonte: "inaples.it"
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