È un vasto complesso composto da chiesa e convento, appartenuto ai Frati Minori Conventuali, che vennero a Sant'Agata nel 1267. La chiesa si offre al visitatore con la sua facciata barocca e il campanile con orologio e cuspide maiolicata, di freschissimo restauro. Anche l'interno è barocco. La sistemazione attuale di tutto il complesso é settecentesca. È visitabile il chiostro, cui si accede attraverso il grande portale del 1747. Al centro, la bocca della cisterna. Alcune monofore cieche, testimoniano la struttura gotica della prima costruzione. II controsoffitto della chiesa é di legno, a modo di cielo stellato, dipinto in oro e azzurro. Al centro, una tela del 1650 con San Francesco in estasi. Subito a sinistra della controfacciata, si può ammirare il sepolcro del conte Ludovico Artus, morto nel 1370. Sul coperchio la sua immagine in rilievo; a fronte, nei tre tondi, il Cristo morto, la Vergine dolente e San Giovanni evangelista; ai lati, San Ludovico di Tolosa e San Luigi IX di Francia. Il pavimento fu messo in opera con mattoni e maioliche dal ceramista Giuseppe Massa nel secolo XVIII. Gli altari laterali, a sinistra, sono dedicati alla Pietà, a Santa Caterina, alla Madonna della Grazia; a destra, la Tavola dell'Annunciazione del Giaquinto del 1702. In fondo all'abside, la grande tela con San Francesco che riceve le stimmate. In alto, il ciclo di affreschi del Giaquinto del 1703, con episodi tratti dalla storia biblica. Il coro, il pulpito e la cantoria sono opera del falegname mastro Alessandro Massa, che li intagliò tra la fine del secolo XVIII e l'inizio del secolo XIX.
Fonte: "santagatadeigoti.net"
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