La sua costruzione iniziò nel 1485, quindi terminata ed inaugurata nel 1490. Inizialmente, la Chiesa era dedicata a Santa Maria di Loreto, ma nel secolo successivo, un Frate Domenicano di spicco, il bagnolese Ambrogio Salvio, la ingrandì, vi aggiunse uno Studentato e la intitolò a San Domenico. Proprio per la presenza dello Studentato ha avuto per secoli un ruolo determinante per la cultura e lo sviluppo di Bagnoli. Il Convento e lo Studentato vennero soppressi nel 1808, a seguito delle leggi eversive francesi. L’interno è a forma di croce latina a tre navate, con una lunghezza di 35,30 metri ed il campanile, ottagonale al quarto livello, è alto 30 metri. Il soffitto, piano come nelle basiliche, è diviso in cassettoni con cornici dorate, con dipinti che rappresentano la vita di San Domenico e quella di altri Santi Domenicani. Fu saltuariamente aperta al culto fino all’ultimo conflitto mondiale. Poi fu chiusa ed iniziò il suo lento declino, anche se oggi (2016) è oggetto di restauro interno. Fra le opere d’arte contenute, si ricordano: la grande tavola di Marco Pino da Siena, datata 1556, che misura complessivamente 4,39 per 3,25 metri; un quadro raffigurante “Le nozze di Sara”, figlia di Rachele, col giovane Tobia, ed un altro raffigurante “L’Annunziata”, entrambi di ignoti autori. Nella cappella sinistra del transetto, si trovano un altro quadro di ignoto autore, raffigurante “La Circoncisione”, nonché “La Resurrezione” e “La Nascita”, anch’essi di ignoti autori. Vanno ricordati una piccola tavola del Cinquecento raffigurante “La Madonna col Bambino” e “La Madonna del Rosario”, di Marco Pino da Siena. Infine, la Chiesa custodisce un altro dipinto di D’Asti, che raffigura “L’incoronazione di Maria”, nonché altri dipinti di ignoti autori.
Fonte: "prolocobagnoli-laceno.org"
Fonte immagine: "tuttocitta.it"