Il 9 aprile 1608 furono invitati i Padri Gesuiti in Città per evangelizzare i giovani. Il Collegio dei Padri della Compagnia di Gesù e la relativa chiesa, dedicati a Santa Maria del Soccorso, furono fondati nel 1609 grazie alla collaborazione del Comune e della Diocesi con il nobile Piergiovanni da Nocera. I lavori iniziarono nel 1614 su progetto del gesuita Pietro Provedi e furono completati (e modificati) dal frate Agazio Stoia. La chiesa fu inaugurata nel 1615. A seguito dell'espulsione dei Gesuiti dal Regno di Napoli, il complesso fu affidato alla Comunità del Clero dei Preti Semplici. Nel 1785 la seicentesca statua della Madonna del Carmelo, che era venerata nel dismesso complesso carmelitano (al Molo), fu concessa da Re Ferdinando al Clero cittadino, e intronizzata in questa chiesa. La facciata presenta un'imponente trabeazione che la divide in due sezioni e si conclude con timpano triangolare; alle porte della chiesa erano affissi (ora sono conservati) due stemmi, opera di Giuseppe Filosa: quello della Città e quello della Comunità del Clero. L'interno presenta un unica navata con due cappelle per lato e l'altare maggiore. Sul frontespizio interno è posta la tela di Paolo de Matteis raffigurante Sant’Ignazio e San Francesco Saverio che ricevono il breve della missione da Papa Paolo III. A destra dell’ingresso è collocata un'ulteriore tela del Matteis raffigurante la Sacra Famiglia e i Santi Luigi Gonzaga e Stanislao Kotska. L’altare maggiore è impreziosito dalla tela della Beata Vergine del Rifugio (detta del Soccorso), opera del celebre Luca Giordano. La volta della navata presenta un grande dipinto, realizzato nel 1899, da Vincenzo Galloppi che raffigura il Trionfo del Nome di Gesù. Lo stesso artista è l'autore dei dipinti dell'abside (1895) raffiguranti il Discorso della montagna e la Mensa degli angeli.
Fonte: "comune.castellammare-di-stabia.napoli.it"
Fonte immagine: "it.wikipedia.org"