L'edificio religioso fu costruito tra il XIV e il XV secolo in forma di piccola chiesetta governata da congreche laicali. Nel 1572 divenne patronato pubblico e con il contributo dei cittadini fu ampliata e portata nella forma che oggi si può ammirare. La chiesa è a croce latina con tre navate, 15 altari, lunga 42,50 metri e larga 15 metri. È uno degli edifici più belli della provincia di Benevento. Nel 1622 fu costruito l'enorme cassettone di legno con finiture in oro zecchino che occupa l'intera volta della navata centrale. Incastonate nel cassettone ligneo vi sono tre tele, dipinte da Paolo Finoglia, che rappresentano l'Annunciazione, l'Immacolata e la Sposa dei Santi. Nella cantoria sopra la porta principale, dentro ad una cassa armonica, è collocato un organo, perfettamente funzionante, costruito nel 1679 da Andrea Bassi. Dietro il maestoso altare maggiore, opera che Pietro Ghetti realizzò nel 1703, si può ammirare una pala quattrocentesca di scuola napoletana, raffigurante l'Annunciazione. I 14 marmorei altari laterali, realizzati tra il 1721 e il 1722, ospitano statue e dipinti, alcuni di notevole pregio, come l'Assunzione della Vergine di Francesco Curia, l'Adorazione dei Magi di Pietro Negroni e due dipinti olio su tavola, temporaneamente custoditi nel museo di Teodoro d'Errico. Nel 1736, con marmi policromi a disegni floreali e stellari, fu realizzato il pavimento della chiesa. Un pregevole pulpito in legno, ubicato alla fine della navata di destra, vicino alla porta della sacrestia, fu costruito nel 1748 dall'artista locale Lorenzo Montella. Un coro in legno con seggi in noce, capace di 26 posti, occupa le pareti dietro all'altare maggiore. La sagrestia, quasi una seconda chiesa, risale al 1727. Sulla volta si intravedono ancora i resti di un affresco raffigurante l'Assunta, opera giovanile di Francesco De Mura. Sulle pareti laterali vi sono due enormi armadi in noce realizzati nel 1729. Il maestoso campanile, alto 35 metri, fu completato nel 1755. Il portico e la facciata vanvitelliana (sulla quale sono posizionate due statue raffiguranti la fede e la speranza), furono completati nel 1786. Attualmente la chiesa è la sede delle parrocchie riunite di San Giorgio Martire e San Lorenzo al Borgo.
Fonte: "prolocoairola.it"
Fonte immagine: "galtaburno.it"