La Chiesa di Santa Maria della Pietà, detta della Santella, è sorta su di un'area abitata dove era sita una Cappella contenente un’icona della Vergine. Una delle donne che risiedeva in questa zona si chiamava Camilla Santella; promosse tanto il culto dell’immagine al punto che i capuani legarono il suo nome all’effige ed alla Cappella. Nel 1501, durante il Sacco di Capua – strage di più di 5000 tra uomini, donne e bambini di Capua, avvenuta nel 1501 ad opera di Cesare Borgia, il “Duca Valentino” -, si narra che l’icona si portò le mani al volto in segno di tanto orrore, ponendo fine allo scempio. Per questo motivo, i cittadini decisero di ampliare la Cappella preesistente, costruendo nella zona anche un piccolo conservatorio. Questa sistemazione venne ben presto modificata, come di consueto accadeva nella città a causa della mancanza cronica di spazio: nell’area furono demolite tutte le strutture precedenti e fu eretta una nuova Chiesa, chiamata Santa Maria della Pietà. L’edifico attuale è un rifacimento del 1700 e costituisce uno degli esempi più interessanti del Barocco capuano. La facciata presenta una doppia scalinata che conduce al portale ampiamente decorato, sovrastato da un timpano curvilineo sul quale poggiano due angeli distesi; lateralmente al portale, possiamo ammirare delle lesene lisce in stucco sormontate da triglifi. L'ordine superiore è invece caratterizzato da un finestrone centrale contornato da lesene lisce e nella parte superiore da un motivo decorativo in stucco. All’interno, la pianta è di tipo centrale, sormontata da una cupola con cuspide e falsa lanterna; ai lati si trovano tre cappelle. Nella parte posteriore, troviamo un piccolo campanile.
Fonte: "prolococapua.wixsite.com"
Fonte immagine: "panoramio.com"