La Chiesa dell'Addolorata si trova ai piedi di una collina verdeggiante che sovrasta il paese e che conduce al sito archeologico omonimo. Fu eretta nel 1755 dopo il funesto terremoto del 29 Novembre 1732, inizialmente come oratorio, un luogo di culto della cristianità di piccole dimensioni, destinato alla preghiera e al culto privato di famiglie e comunità; a conferma di ciò, una piccola lapide murata nella parete esterna del muro di destra dove si legge: “ORATORI DE’ SERV. DI MA. D. SET. DOLOR – A.D. 1740”. Semplice il portale della Chiesetta, che prima del terremoto del 1980 recava sulla facciata anche un quadro maiolicato di fabbricazione artigianale, riproducente l’immagine della Madonna Addolorata. L’altare, sormontato dalla statua della Madonna, fu eretto nel 1880 con fondi raccolti dal sodalizio/associazione della Congrega. Di pregevole fattura è la porticina del tabernacolo, che reca a sbalzo un cuore ardente trafitto da sette spade (i Sette Dolori), quattro a sinistra e tre a destra e, più sotto, un braccio che brandisce un gladio a difesa del mondo, su calice contornato da cingolo, simbolo dell’Autorità Ecclesiastica. La statua della Madonna recava, secondo lo stereotipo della rappresentazione della Pietà, un Cristo morto sulle ginocchia, poi rimosso per alleggerire la statua da portare in processione. La Cappella dell’Addolorata fu risparmiata per un pelo da un bombardamento degli Alleati, che erano sbarcati nella Piana del Sele il 9 Settembre 1943 per l’operazione “Avalanche”: una domenica mattina dello stesso mese, un aereo inglese sganciò due bombe; una esplose poco distante, l’altra cadde a circa settanta metri dalla Chiesa, senza esplodere. Rinvenuta nel 1981 durante i lavori di urbanizzazione in viale Mazzini, fu disinnescata e fatta brillare dagli Artificieri dell’Esercito. Il terremoto del 1980 fece crollare la facciata della Cappella, i cui lavori di ristrutturazione erano iniziati nel 1975 grazie ai fondi raccolti dalla solidarietà dei carifani residenti e di quelli emigrati negli USA, in Venezuela, Svizzera, Francia e Belgio. All’interno, vi sono conservate una statua di San Gerardo ed una di Santa Lucia (del 1877).
Fonte: "carife.eu"
Fonte immagine: "giornalelirpinia.it"