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Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

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Descrizione

La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo è un edificio religioso moderno che si trova nella zona periferica di Ponticelli, con la facciata prospiciente su via Attila Sallustro. Le prime fonti storiche su “Ponticello” risalgono al periodo ducale e, più esattamente, a partire dall’XI secolo; a quell’epoca doveva esistere in un piccolo agglomerato di case con annessi fondi rustici. Le popolazioni dei due villaggi, denominati “Ponticello grande” e “Ponticello piccolo”, si fusero sotto il nome di Ponticelli, come risulta dalla numerazione dei Villaggi di Napoli del 1497. La costruzione della Chiesa dovette affrontare nel corso del tempo non pochi problemi, con lunghe pause che ritardarono i tempi di attuazione; in occasione della ripresa dei lavori nel 1994, molte auto abbandonate giacevano all’interno della navata principale, mentre altri parti meccaniche e batterie erano state trasportate nei locali adiacenti: ancora oggi sono presenti i segni della corrosione degli acidi sulla pavimentazione. Nel 1998, sono stati portati a termine gli ultimi lavori e, il primo di maggio dello stesso anno, la Chiesa è stata aperta al culto. Si presenta con un impianto planimetrico tale che, l’immaginaria linea che congiunge altare e ingresso principale segue l’orientamento Nord-Sud. L’intero complesso include diverse funzioni oltre a quella di culto, quali teatro, foresteria e aule di catechesi e presenta una distribuzione plano-volumetrica compatta, i cui caratteri formali ed estetici testimoniano la costruzione coeva dei vari elementi. L’ingresso posto sulla facciata principale è preceduto da un sagrato ad una quota superiore rispetto al livello della strada, cui si accede mediante una serie di gradini di agevole alzata. Un altro ingresso con rampa è collocato sul lato Est. Il prospetto principale denuncia già esternamente la partizione interna in una navata centrale e due laterali, essendo costituito da un’alta quinta muraria con spioventi. La parte superiore presenta piccole aperture di forma rettangolare, mentre, nella parte inferiore, una rientranza ospita la porta principale d’ingresso al tempio, con ai lati le effigi dei Santi. La povertà nel dinamismo compositivo in facciata è sopperito dalla presenza di due bassi volumi aggettanti di forma quadrangolare, ai lati dell’ingresso e in asse con le navate laterali. Sul lato sinistro della facciata principale vi è il campanile, costituito da un grosso parallelepipedo con finestre centrali a fascia verticale e sormontato da una struttura in ferro che regge le tre campane. Lo spazio interno della Chiesa è diviso da una doppia fila di pilastri che scandiscono tre aperture per lato. Tali pilastri reggono un camminamento superiore adibito a matroneo che, partendo dalla zona dell’ingresso, termina quasi all’altezza del presbiterio. Il passaggio dalla navata centrale alla zona dell’altare è scandito da un aumento della larghezza, che passa dai 12 metri circa della navata principale ai 32 metri circa della zona presbiteriale, ottenuta attraverso una divergenza delle mura. Questa scelta architettonica potrebbe essere letta come l’intento del progettista di indurre il fedele ad aprire il cuore all’altare e, dunque, a Dio. L’altare e l’abside sono di forma leggermente ellittica e, sulla parete di fondo, cinque pilastri reggono un enorme crocifisso impostato su una quinta muraria semicircolare. La copertura è costituita da un tetto a doppia falda, sostenuto da capriate in cemento aarmato. L’illuminazione naturale interna è garantita da una serie di aperture poste nella parte superiore delle alte mura laterali, con vetrate colorate. Tutto l’ambiente interno ha una pavimentazione in marmo; dello stesso materiale sono i rivestimenti dei pilastri, fino a un’altezza di 2,50 metri circa. Ai lati della Chiesa sono ubicati i servizi parrocchiali e, procedendo da Sud del campanile, si ritrovano: un cortile, la sacrestìa, una sala d’attesa, l’ufficio del Parroco con retrostante archivio, un locale impianti caldaia, la cucina, un’aula. Simmetricamente, nella parte opposta, si trovano tre sale destinate alla catechesi, dalle quali si accede a due diversi cortili: servizi igienici, un corpo scala con adiacente ascensore per l’accesso al piano superiore e una sala teatro di circa 350 metri quadrati. I due corpi di fabbrica laterali sopra descritti comunicano tra di loro attraverso un porticato, retrostante alla zona dell’abside, che racchiude un chiostro, nel quale sono presenti alberi di medio e alto fusto e siepi di oleandri. Il porticato è scandito da una serie di pilastri rivestiti da mattoni in pietra artificiale, di colore giallo ocra e corre lungo una pavimentazione composta da mattoni tipo “leka”; sui detti pilastri è impostata una volta a botte. Altri due porticati sono presenti lungo i lati Est e Ovest dell’intero corpo di fabbrica, realizzati con solai piani, oltre i quali è presente un muro di recinzione.
Fonte: "chiesadinapoli.it"
Fonte immagine: "mandamentonotizie.it"

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