La Chiesa della numerosa comunità dei Fiorentini ebbe un primo stanziamento, nel XIII secolo, nella zona del porto, vicino alla Porta del Caputo (o dei Caputi). Nel 1557, i Fiorentini si trasferirono nella Chiesa di San Vincenzo, fondata nel XV secolo da Isabella di Chiaromonte, Regina di Napoli e moglie di Ferrante d'Aragona, e affidata ai Frati Domenicani. La Regina commissionò anche un quadro di San Vincenzo Ferrer, uno dei più gloriosi Monaci dell'ordine Domenicano. I Fiorentini stanziatisi in questo edificio lo intitolarono a San Giovanni Battista. Nell'ambito del prosieguo della costruzione del nuovo rione Carità, il tempio, con la giustificazione che fu seriamente danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, venne demolito tra il 1952 e il 1953, provocando la scomparsa dei resti di Bernardo Tanucci, celebre statista toscano e Ministro di Carlo III, che riposavano nell'ipogeo, al centro della crociera. La Chiesa fu ricostruita al Vomero, in via Pacio Bertini, vicino piazza degli Artisti e consacrata nel 1959. Ad essa fu assegnata parte del patrimonio artistico del vecchio luogo di culto, in particolare nove quadri del XVI secolo, del Pino e del Balducci. Le statue del Naccherino, invece, furono portate alla Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio, a Capodimonte; erano state rimosse dalla Chiesa nel 1942, per preservarle dai bombardamenti. L'altare è adornato dal dipinto raffigurante il “Battesimo di Cristo”, opera di Marco Pino. Dal 21 novembre 1997, la Chiesa ospita le spoglie della Serva di Dio Angela Iacobellis, traslate dalla cappella cimiteriale di Napoli.
Fonte: "vedi-napoli-e-poi-muori.blogspot.it"
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