Si può affermare che il territorio di Cassano Irpino godesse di un certo fermento già in epoca romana, grazie alla testimonianza di numerosi rinvenimenti archeologici, come lapidi ed edicole funerarie (una di queste dedicata a Giano, il Dio bifronte che, simbolicamente, apriva e chiudeva la giornata delle attività commerciali), conservate oggi per la maggior parte nel Museo Irpino di Avellino. Il fulcro del borgo era il Castello, edificato con tutta probabilità in epoca longobarda, come fortilizio isolato a difesa ed a controllo del territorio. Il Castello subì, nei secoli successivi, trasformazioni ed ampliamenti, divenendo residenza gentilizia del Feudatario. Intorno ad esso si andò formando il primo nucleo del borgo medievale, che darà vita all'attuale e caratteristico centro storico, che presenta abitazioni con portali in pietra lavorata, passaggi sormontati da archi, scale ed orti; le antiche denominazioni di vicoli e piazzette della Cassano medioevale sono tuttora in uso. A partire dal 1445, quando Re Alfonso d'Aragona vendette al nobile Garcia I Cavaniglia i feudi di Montella, di Bagnoli Irpino e di Cassano Irpino, il Castello prese il nome di Palazzo Baronale. Dell'originario fortilizio, che si sviluppava attorno ad una torre di guardia, sono rimasti i resti di un torrione e della cinta muraria. Una rampa e un portone in pietra locale portano ad una piccola corte, dove si trovano gli ingressi alla parte interna del Palazzo.
Fonte: "comunecassanoirpino.it"
Fonte immagine: "grantourinirpinia.it"