Costruito in epoca normanna su di uno sperone roccioso nel punto più alto del centro antico, i ruderi dell’attuale edificio sono anteriori al 1418, anno in cui il maniero fu semidistrutto da uno spaventoso incendio provocato dalle truppe di Filippo Filangieri, che segnò anche il definitivo abbandono della dimora signorile fortificata. L'accesso al Castello era consentito da tre porte: una, ad occidente, posta sulla via nova che va verso la piazza, era l'accesso più semplice e diretto verso il l’edificio, anche se aveva una rampa molto disagevole soprattutto per il passaggio di muli e cavalli. La seconda porta, a settentrione, era su via Toppole e consentiva l'accesso al borgo per la via che oggi è a gradini; anch'essa non molto agevole per il transito del bestiame che i contadini traducevano dalle campagne sottostanti. La terza porta, a meridione, con un accesso più agevole sia per il trasporto delle merci che del bestiame, era posta nelle vicinanze della torre campanaria. Dell’antico fortino militare a pianta trapezoidale, oggi (2016) sono ancora visibili lunghi tratti delle cortine murarie con leggero basamento scarpato e resti delle quattro torri di forma quadrangolare, poste agli angoli. Vi si accede attraverso una lunga scala di un’abitazione privata, addossata lateralmente alla fabbrica.
Fonte: "comune.candida.av.it"
Fonte immagine: "it.wikipedia.org"