Sulle sponde del fiume Volturno, circondato dal borgo antico di Capua, spicca il Castello di Carlo V, Imperatore della metà del '500, che ne commissionò l'edificazione nel 1542. Costruito sul progetto dell'Architetto Gian Giacomo dell'Acaya, presenta una pianta quadrata, con corte anch’essa quadrata, bastioni romboidali lanceolati nei quattro angoli (ciascuno con orecchioni) ed un quartiere sopraelevato (probabilmente settecentesco) destinato al Comandante della Fortezza, mura spesse dalle geometrie lineari ed il ponte d'ingresso che poggia su archi e pilastri fino alla cortina interna. La fortezza ha da sempre avuto la funzione di difendere la città da incursioni ed invasioni esterne e per un lungo periodo la sua destinazione ai fini bellici non subì cambiamenti, confermata anche dai Borbone come sede dell'esercito e base militare. Da qui infatti, si potevano tenere sotto tiro dei cannoni i due accessi principali alla città: ad Ovest la porta delle torri (o Porta Roma) e ad Est la Porta Napoli con il suo ampio fossato. Solo nel periodo della restaurazione, momento storico di transizione, fu destinato a prigione per condannati politici. Ritornato l'equilibrio tra le potenze, ristrutturato in parte, il Castello fu adibito ad opificio pirotecnico, dove venivano confezionate armi e cartucce. Purtroppo, le vicende storiche successive hanno provocato seri danni alla struttura; i bombardamenti feroci del 1943 distrussero parte dei bastioni e delle cortine, arrecando gravi problemi strutturali. Il Castello, nonostante gli accadimenti storici, grazie ad interventi di restauro, non ha perso ancor'oggi il suo fascino, continuando ad essere una delle testimonianze più importanti dell'architettura militare spagnola in Campania.
Fonte: "iluoghidelcuore.it"
Fonte immagine: "mondimedievali.net"