Il maestoso edificio è di origine longobarda. Nella metà dell’XI secolo, il Castello Caracciolo fu il centro attorno il quale si sviluppò il borgo di Montefredane. Nel “Catalogo dei Baroni” (importante documento storico)l’opera architettonica viene citata come podere di “Robertus de Tufo”. Nel corso dei secoli, il castello è stato proprietà di numerose rinomate famiglie nobiliari, quali i De Tufo, i Capece, i Baldini, gli Orsini di Nola, i Brancaccio, i Ferilli, i Gesualdo, i Ludovisi, e infine i Caracciolo di Avellino (dai quali il castello prende il nome). Originariamente costruito come fortezza di carattere militare, nel corso del tempo il castello ha subito numerosi modifiche. In particolare, in epoca rinascimentale è stato trasformato in dimora gentilizia. I Caracciolo gestirono il feudo per quasi due secoli, dal 1650 (quando Francesco Marino Caracciolo entrò in possesso di Montefredane) fino al 1806, anno in cui furono aboliti i diritti feudali. L’edificio fu abbandonato agli inizi del XIX secolo. L’opera architettonica è stata restaurata recentemente. Agli intensi lavori di restauro sono state sottoposte anche la torre rotonda (che si affaccia su Via Mancini) e della torre quadrata, interna alla struttura del castello. Attualmente il Castello Caracciolo gode di un ottimo stato di conservazione. Oggi è ancora presente gran parte delle bellissime cortine perimetrali e di una maestosa torre cilindrica.
Fonte: "avellinotravel.com"
Fonte immagine: "museodeicastelli"