L'edificio occupa la parte preminente dell'abitato più antico, lasciando ai suoi margini solo poco più che delle ripide scarpate, in gran parte inaccessibili. Il castello utilizza, insomma, la quasi totalità della superficie disponibile, avendo all'ingresso una vasta corte esterna di forma trapezoidale, che costituisce il 'guasto' o largo del castello, a fini di difesa, tipica di tali strutture soprattutto nella loro più antica organizzazione. Poiché la superficie disponibile sulla terrazza naturale non consentiva lo sviluppo con corpi di fabbrica estesi sui quattro lati, il fabbricato fu articolato già in origine, prima delle modifiche successive, come una L rovesciata fortemente allungata, il cui braccio maggiore seguiva il bordo meridionale del pianoro, mentre il braccio minore, cui si affiancarono corpi di fabbrica secondari, fronteggiava il paese verso sud ovest, dove - sotto la ripida scarpata naturale - un breve spazio destinato ad orto e uliveto costituiva un'altra piazza a ridosso delle basse mura meridionali. Le corti avevano perciò una configurazione parzialmente aperta verso nord, dove la forte pendenza e gli strapiombi della roccia rendevano l'accesso molto difficile. L'edificio attuale conserva solo limitatamente l'aspetto di quello che doveva essere l'antico impianto. Nella facciata meridionale verso valle, corrispondente al lato più lungo del fabbricato, si riconoscono le tracce di importanti trasformazioni subite dall'antico edificio nel corso dei secoli; in particolare una notevole variazione nella disposizione e nel numero delle aperture, originariamente più piccole, corrispondente alla successiva destinazione a palazzo patrizio, già verosimilmente alla fine del XVI secolo.
Fonte: "castelliere.blogspot.it"
Fonte immagine: "webcilento.com"