Questo romantico e suggestivo Castello, i cui ruderi si ergono sulle rupi a Nord-Est di Anacapri, al centro di una riposante macchia mediterranea, deve il suo nome alla più tremenda incursione subìta dall'isola, nel 1535, da parte del corsaro algerino Kair-ed-Din, soprannominato “Barbarossa”. È probabilmente la maggiore fortificazione di età bizantina e fu costruita con materiale proveniente da costruzioni romane. Oggi, oltre ad alcuni ruderi, rimane solo il nucleo centrale del Castello. In alcune stanze è allestito un piccolo centro di ricerca ed osservazione ornitologica gestito dalla Fondazione svedese Axel Munthe. La visita è interessante anche dal punto di vista botanico.
Fonte: "capritourism.com"
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