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Castello Aragonese

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Descrizione

Da sempre simbolo di questa splendida terra e residenza di sovrani e governatori per molti secoli, la prima fortezza fu costruita nel 474 a.C. dal greco Gerone I di Siracusa, venuto in aiuto dei Cumani nella guerra contro i Tirreni. In seguito alla vittoriosa battaglia svoltasi nelle acque antistanti al Comune di Lacco Ameno, Gerone I ottenne come ricompensa l’isola d’Ischia. Qui, nel 315 a.C., i Romani fondarono la città di Aenaria e, molto probabilmente, utilizzarono il Castello come fortino difensivo e vi edificarono alcune abitazioni. Con l’incursione dei Visigoti, degli Unni e dei Vandali, la fortezza conobbe un triste periodo di devastazioni e di lutti. Costituitosi il Regno di Napoli nel 1130, il Castello fu da principio occupato dai Normanni e successivamente dagli Svevi e dagli Angioini. Raggiunse il massimo splendore a metà 1400, grazie ad Alfonso I di Napoli. Nel 1494, scendeva in Italia Carlo III il quale invase il Regno di Napoli e costrinse alla fuga Re Ferdinando. Questi si rifugiò sull’isola d’Ischia per qualche tempo ed infine partì per la Sicilia lasciando a guardia del Castello pochi fedelissimi, fra i quali Inigo d’Avalos, Iacopo Sannazzaro e Gioviano Pontano. Inutilmente Carlo VIII tentò di espugnare la roccaforte, difesa con raro valore dal giovane Inigo, che per la sua fedeltà verso gli Aragonesi ebbe il titolo di Governatore d’Ischia. La casa d’Avalos, per circa due secoli, reggerà le sorti del Castello, il nucleo principale dell’intera isola, appunto la “città”. Alla fortezza si accede percorrendo a piedi la galleria scavata intorno al 1447, oppure grazie ad un moderno ascensore. Giunti sulla sommità della rocca, lungo l’Itinerario di Levante e quello di Ponente, sono da visitare: la Chiesa dell’Immacolata (XVIII secolo), la cui cupola domina l’intero Castello; il Convento delle Clarisse, con il suo cimitero (XVI secolo); i terrazzi panoramici del Convento e dell’Immacolata, che si aprono sul versante Nord-occidentale; la Cattedrale dell’Assunta (XIV secolo), che vide nel 1509 le fastose nozze tra Ferrante d’Avalos e Vittoria Colonna; la Cripta della Cattedrale (XIV secolo), con affreschi della scuola di Giotto; la Chiesa di San Pietro (XVI secolo), dalla caratteristica pianta esagonale attribuita all’Architetto Iacopo Barozzi, detto il Vignola; il Sentiero del Sole; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (XVI secolo); il terrazzo panoramico degli ulivi, che si apre sul versante orientale; le Carceri politiche (XVIII secolo), che ospitarono gli eroi del Risorgimento italiano. Inoltre, dall’esterno si possono vedere il Maschio, gli Archi gotici di accesso all’Abbazia dei Basiliani di Grecia, i resti del Tempietto del Sole, i bastioni difensivi, le fuciliere e la piazza d’armi con la Chiesetta di Santa Barbara.
Fonte: "pithecusa.it"
Fonte immagine: "dimhotelischia.it"

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