Il Castello, pur avendo subìto nel corso dei secoli ampliamenti e ristrutturazioni, aveva conservato sino al 1980 prevalentemente l'aspetto difensivo, un impianto planimetrico irregolare con torri cilindriche angolari (delle quali la maggiore, facilmente il "mastio", è collocata a Nord/Ovest) anche su base a scarpata romboidale, corpi di fabbrica a due ed a tre livelli ai quali si accedeva dalla corte interna trapezoidale, copertura a falde con manto esterno in coppi, vani principalmente con solai piani in travi lignee, ma anche ambienti voltati (tra i quali una possibile cappella) ed un loggiato con volta a crociera nella parte sud-ovest che prospetta sul vallone con una apertura arcata. La costruzione, ovviamente, è in muratura di pietrame locale che nelle parti a vista si presenta per lo più regolare nei ricorsi orizzontali senza stilatura di giunti e che è impreziosita dagli elementi lapidei sia decorativi, sia di pezzatura maggiore compatta e lineare nei cantonali e nelle parti di delimitazione. Tale Castello si inserisce nel sistema di fortificazioni normanne e sveve realizzate dal X sec. spesso su preesistenti insediamenti difensivi lungo l'alta valle del Sele ed in Basilicata a ridosso delle vie di comunicazione con la Puglia.
Fonte: "turismoinsalerno.it"
Fonte immagine: "amicidilaviano.it"