I combattimenti erano di solito organizzati in modo da mettere in campo coppie (paria) composte da gladiatori di diverso tipo, distinguibili dalle armature. Fra i tipi più noti di gladiatore si ricordano il traex, il retiarius, il secutor, il controretiarius, il murmillo e il samnes. La differenziazione delle armi dei gladiatori, che all'inizio erano simili a quelle dei militari, e gli accoppiamenti delle classi, sembrano verificarsi solo in età augustea, secondo norme precise e omogenee che attestano un intervento dell'imperatore. L'addestramento dei gladiatori avveniva in palestre e scuole (ludi), attestate anche a Pompei. Dopo il terremoto del 62 d.C. che rese probabilmente inagibile la Caserma dei gladiatori, ubicata nella regione V nei pressi della Porta di Capua, fu utilizzato come ludus il quadriportico dietro al Teatro grande. A questo scopo i passaggi di comunicazione con il Teatro vennero chiusi e lungo le mura perimetrali dell'ampio cortile porticato furono aggiunti, su due piani, piccoli ambienti: celle di alloggio per i gladiatori e vani di servizio vennero distribuiti attorno all'area centrale destinata alle esercitazioni. Le stanze del piano superiore ospitarono probabilmente l'abitazione del lanista, l'impresario. In questi ambienti, durante gli scavi del Settecento, sono venute alla luce, oltre a scheletri e a una trave con ceppi, due casse di legno, contenenti resti di sontuosi abiti ricamati in oro e un nucleo di armi in bronzo da parata: elmi, schinieri, scudi, lance e pugnali, riccamente decorati a rilievo. Gli elmi più antichi appartengono al tipo in uso in età augustea e per tutta l'età giulio-claudia: chiusi sul volto a formare una maschera apribile anteriormente, con due fori circolari per gli occhi protetti da griglie. In età flavia, quando Pompei venne sepolta dall'eruzione del Vesuvio, si era diffuso un nuovo tipo di elmo, come dimostrano la maggior parte degli esemplari rinvenuti: la tesa circolare era ormai curvata e inflessa sui lati, come nei moderni elmetti tedeschi, per una maggiore protezione della testa, e un'unica e più grande apertura consentiva visibilità agli occhi.
Fonte: "pompeiisites.org"
Fonte immagine: "globopix.net"