La cascata di Lioni, conosciuta come "Cascata di Brovesao” (nella zona di Borgosao), si trova a soli due chilometri dal centro abitato. L’acqua del fiume Ofanto, dopo un salto di circa 20 metri, va a formare un piccolo laghetto tra le rocce. Questo veniva sfruttato soprattutto negli anni Settanta dai bagnanti della zona; oggi (2016), l’accesso risulta difficoltoso a causa della fitta vegetazione e del terreno scivoloso. Suggestive sono anche le rapide che si formano nel momento in cui il laghetto ridiventa fiume. Nelle vicinanze, sono ancora visibili i ruderi di un vecchio mulino ad acqua (Mulino Alifano), quasi completamente coperti dalla vegetazione; costruito nell'800, e rimasto in attività fino agli anni venti del '900, la struttura comprende un doppio impianto di molitura a ruote orizzontali, quindi un doppio canale di alimentazione, doppia torre di caduta e doppia coppia di macine. Accanto al Mulino Alifano, ad una quota leggermente più elevata, è visibile il rudere di un altro mulino, più antico, che funzionava probabilmente con ruote verticali. Una leggenda racconta di un diavolo che, sotto forma di una cavalla, si facesse montare dai viandanti lungo la strada per la cascata, fino a portarli sul precipizio di Brovesao, dal cui fondo oscuro una voce di donna ordinava all'animale di buttarli giù.
Fonte: "avellino-calcio.it"
Fonte immagine: "storiadilioni.it"