La domus di Romolo e Remo nasce nel II secolo a.C., in un quartiere prestigioso della città, nei pressi di una delle porte urbiche e vicino al foro e ad importanti santuari. L’impianto è quello tipico delle case aristocratiche dell’epoca. Il nome della casa deriva da un affresco con la Lupa che allatta Romolo e Remo, distrutto nel corso dei bombardamenti degli Alleati del 1943. L’abitazione scavata nel biennio 1871-72, restituì tra l’altro i corpi di 5 individui, uno dei quali stringeva nella mano destra un sacchetto con numerose monete d’oro, argento e bronzo e portava nella sinistra un anello d’oro e uno di bronzo. L’esistenza di un secondo affresco perduto rappresentante ancora Romolo, nonché la sigla "FA.H" incisa sull’anello di bronzo della vittima portò a ipotizzare che nel 79 d.C. la casa appartenesse a membri della illustre gens Fabia, cui spettava l’onore di far parte dell’antico collegio sacerdotale dei Luperci (preposto alle celebrazioni delle origini di Roma durante la festa dei Lupercalia).
Fonte: "pompeiisites.org"
Fonte immagine: "pompeiisites.org"