È costruita (fine III-inizio II sec. a.C.) in opera a telaio di calcare del Sarno, con l'uso del tufo per le parti decorative. È soprattutto famosa per i 2 rilievi, uno rubato, l'altro (in deposito) posto a decorare il larario (sacello domestico), che rappresentano con vivace tratto popolare gli effetti del sisma (62 d.C.) su alcuni edifici pubblici pompeiani. A sinistra del tablino c'è il calco del ritratto del banchiere L. Caecilius Iucundus, che abitava la casa nel 79 d.C. e di cui è stato rinvenuto l'archivio di 154 tavole cerate: esse registrano le somme da lui versate tra il 52 e 62 d.C. a persone per conto delle quali aveva venduto beni (soprattutto schiavi) o riscosso affitti, recuperando per sé una provigione dell'1-4%.
Fonte: "pompeiisites.org"
Fonte immagine: "pompeiisites.org"