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Casa del Bicentenario

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Descrizione

La Casa del Bicentenario è la più grande ed elegante della zona del Foro. Portata alla luce nell'ottobre del 1938, quando ricorreva il secondo Centenario degli scavi di Ercolano, la Casa presenta un ampio e solenne atrio tuscanico con tetto compluviato e pavimento a mosaico bianco e nero. Le pareti sono decorate con finte architetture ed animali, secondo il quarto stile pittorico. Sul fondo è il tablino, fiancheggiato dalle due “alae” (ambienti laterali), di cui quella a destra risulta separata dall'atrio mediante un elaborato cancello ligneo a transenna: forse qui erano conservati degli oggetti preziosi, oppure vi si esponevano le “imagines maiorum” (immagini degli antenati ricavate in cera sul volto del defunto). Ben conservato è il tablino, col pavimento in “opus tessellatum” bianco listato di nero, includente al centro un quadro rettangolare in “opus sectile” contornato da una fascia a treccia. La decorazione pittorica è finissima: in basso corre uno zoccolo nero con elementi vegetali; quindi la parete risulta divisa da eleganti fasce con tralci, volute, mascherette e vasi in tre pannelli, di cui quello centrale ornato da un quadro figurato, mentre in quelli laterali sono dei piccoli medaglioni; al di sopra è una fascia con amorini cacciatori su fondo nero. Al piano superiore erano dei modesti alloggi, probabilmente dati in affitto a qualche famiglia quando la Casa perse, almeno in parte, il suo carattere nobile. Qui, sulla parete di fondo di un piccolo ambiente, si vede un pannello d'intonaco con un grande segno di croce tracciato in profondità, nel quale poteva essere incassata una croce lignea in seguito asportata. Due pannelli in legno dovevano proteggere da sguardi indiscreti la croce, al di sotto della quale era un piccolo armadio ligneo, vicino nella forma agli altari sui quali venivano innalzati i larari domestici ad Ercolano e Pompei. Tutti questi elementi sembrerebbero provare la più antica testimonianza del culto della Croce e quindi un elemento importantissimo per la storia della religione cristiana, che sappiamo diffusa in Campania da San Paolo, sbarcato a Pozzuoli nel 61 d.C.
Fonte: "guide-campania.it"
Fonte immagine: "globopix.net"

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