La casa dei Dioscuri, scavata negli anni 1828-29, è ubicata nel quartiere residenziale prediletto dall’aristocrazia sannitica grazie alla sua vicinanza al foro. Il nome della domus deriva dalla raffigurazione dei mitici figli di Zeus e Leda, Castore e Polluce, sulle pareti dell’ingresso principale. La rappresentazione dei Dioscuri, stanti con clamide e cavallo, costituisce un esplicito riferimento all’ordine equestre cui apparteneva, grazie alla sua enorme disponibilità finanziaria, il proprietario della domus era esponente dell’élite municipale. La casa è una delle più importanti dell’ultima fase di Pompei, sia per l’estensione e per l’articolazione della superficie (1500 mq ottenuti dall’unione di tre differenti abitazioni), sia per l’eccezionalità delle pitture, eseguite dalla stessa bottega, che realizzò opere di altissimo profilo anche nella casa dei Vettii nel Tempio di Iside e nel Macellum. Molti quadri figurati furono staccati all’epoca dello scavo e conservati al Museo Archeologico di Napoli.
Fonte: "pompeiisites.org"
Fonte immagine: "pompeiisites.org"