Il rinvenimento di un pane con bollo di Celer, schiavo di Q. Granius Verus e liberato poco prima dell'eruzione del 79 d.C., ha permesso di identificare il proprietario della Casa. L'atrio senza “compluvium”, con ballatoio e ambienti servili al piano superiore, è piccolo: a destra un corridoio conduce al triclinio, alla cucina e ad un'alcova, con decorazione in “IV Stile” e pavimento marmoreo; a sinistra, invece, si sviluppa l'ampio quartiere di rappresentanza. Il criptoportico finestrato, con pavimento a mosaico bianco e scaglie marmoree colorate e con pareti affrescate, delimita l'ampio giardino, dove furono rinvenuti tavoli circolari marmorei e statue pure in marmo di cervi assaliti dai cani, del “Satiro con otre”, di “Ercole ubriaco”. In asse col giardino e sottolineato dal timpano, con mosaico in pasta vitrea azzurra raffigurante “Amorini su animali marini e testa di Oceano”, è un grande salone, con pavimento in “opus sectile” e affreschi di “IV Stile”; segue la terrazza panoramica sul mare, preceduta da ambienti, con pavimento in pregiato “opus sectile”.
Fonte: "pompeiisites.org"
Fonte immagine: "mmdtkw.org - globopix.net"