Le cinque Cappelle della Via Crucis, denominate anche Cappelle Maiolicate per le decorazioni in ceramica realizzate con la tecnica del mosaico, che ne decoravano l'interno (oggi non più presenti a causa dei danni riportati dall'evento sismico degli anni '80), furono costruite nel 1821, da un committente sconosciuto, probabilmente per pie confraternite, oppure per pietà popolare in ricordo di un fatto miracoloso o degli infausti avvenimenti dei moti rivoluzionari del luglio 1820, che videro l'Irpinia al centro del ciclone, o ancora per allontanare maligne presenze e tristi memorie. Le formelle in ceramica raffiguravano la Passione di Cristo; le formelle lucide all'esterno, invece, conferivano maggiore unità al prospetto, in stile neoclassico, staccando l'uniformità del colore marrone con cornici in bianco, intercalate con sopracornici in verde che ornavano gli archi. La presenza della Via Crucis sul piccolo colle rappresentava, nella fantasia popolare, una specie di piccolo Golgota, per cui nacque la consuetudine di celebrarvi ogni Venerdì Santo la Passione di Cristo.
Fonte: "prolocoatripalda.it"
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