La Cappella, intitolata alla “Confraternità di San Nicola di Bari” nel 1719, come reca l’iscrizione sulla cornice del portale d’ingresso, è nata in realtà precedentemente, nel 1692, come Cappella gentilizia dell’annesso palazzo di proprietà della famiglia Di Stasio; ne è prova la lapide marmorea che ancora oggi si trova in loco, sulla quale sono incisi un teschio, lo stemma del casato ed una epigrafe in latino. Strutturalmente, la fabbrica si presenta a navata unica, con due successive campate voltate a botte e la zona presbiteriale voltata con cupola emisferica, a cui fanno seguito l’abside rettangolare e la sagrestìa, entrambe voltate a botte. Nella prima zona emergono i cartocci tardo barocchi delle lunette, che intersecano la volta ed i putti a tutto rilievo, posti in corrispondenza della imposta e della chiave dell’arco interposto tra le due campate suddette. Il presbiterio si presenta come un vano cubico di circa cinque metri e mezzo, dalla cui sommità si dipartono i quattro pennacchi sui quali è impostata la cupola. Questa ultima ha il diametro delle stesse dimensioni del vano sottostante ed è decorata, sulla sua superficie, a cassettonato ottagonale, nel quale sono inserite stelle a rilievo. Sulla sommità della cupola, la lanterna di completamento (crollata) è stata sostituita da una struttura poligonale in ferro e vetro. Si possono vedere poi quattro nicchie ricavate nella muratura, nelle quali si trovavano delle statue in sughero di Santi; due di esse, San Michele Arcangelo e l’Immacolata Concezione, sopravvissute all’usura del tempo, furono trasportate nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli e in questa ancora oggi si possono ammirare.
Fonte: "prolocosannicolalastrada.org"
Fonte immagine: "tripadvisor.it"