In origine di proprietà della famiglia Bengivenga, la Cappella fu acquistata, insieme ai terreni e agli immobili adiacenti, dalla famiglia Merolla verso la fine del 1800. Adibita a granaio e cantina, fu ristrutturata e affrescata dal pittore napoletano Bocchetti nel 1949; sua è infatti “La Madonna del mare”, che si trova all'interno. L'affresco, raffigurante il mare in tempesta e una nave in procinto di affondare, con in primo piano la Madonna in preghiera, gli fu commissionato da Luigi Merolla in seguito a una grazia ricevuta. Nel 1950, l'intera proprietà dei Merolla fu acquistata dalla famiglia D'Aniello, giunta ad Alvignano in seguito alla Guerra. Nella Cappella, tenuta come oratorio privato, furono riportati il messale, le reliquie e una tela raffigurante “Gesù con Sant’Antonio e San Francesco”, che erano state portate via dai coloni della famiglia Merolla. Il terremoto del 1980 provocò alla struttura ingenti danni, tra cui la caduta della palla che si trovava sulla lanterna e che è oggi collocata ai piedi del portale di ingresso. Dedicata a San Giacomo, la Cappella si sviluppa su una pianta poligonale e termina con una cupola e lanterna. Sorge su una lieve altura ed è preceduta da un lastricato bianco ben conservato e lavorato ad opera d'arte, comprendente anche il sagrato. La tipologia della cupola, esempio architettonico molto raro in Provincia di Caserta, richiama i modi brunelleschiani della cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze. Il gusto tipico del secondo Rinascimento toscano può collocare la Cappella intorno alla metà del XVI secolo. Le decorazioni all'interno sono di epoca settecentesca e, comunque, non ne pregiudicano l'equilibrio d'assieme. Il portale d'ingresso, di forma rettangolare e in pietra bianca, immette nell'interno illuminato da un fiotto di luce proveniente dalle finestre della lanterna. La cupola e le pareti sono scompartite da cornici di stucco e lesene.
Fonte: "csa.caserta.bdp.it"
Fonte immagine: "csa.caserta.bdp.it"