In una vasta e ridente vallata, delimitata ad oriente dal Monte Marzano (1530 metri s.l.m.) e ad occidente dal Monte Boschetiello (1575 metri s.l.m.), Quaglietta, un tempo Comune autonomo, oggi frazione di Calabritto, si caratterizza per il territorio argilloso. Il nome di Quaglietta viene da “Aqua Lecta”, o “Electa”, nel significato di Acqua Scelta. La presenza di corsi d'acqua (fiume Sele e torrente Senerchiella, un tempo “dovizioso di trote ricercate”) consente ancora oggi la produzione di squisita frutta, cereali, olio, vino di ottima qualità e legumi. Tra i feudatari di Quaglietta si ricordano i Rossi da Gesualdo, i Marchesi di Santa Lucia, i salernitani De Vicariis ed infine, ancora da Salerno, i Baroni del Plato. Davvero spettacolare è la visione del paese, dominato dal Castello “inchiodato” sulla roccia che sovrasta il borgo. L’architettura di Quaglietta antica appare spesso dimensionata sui minimi della scala umana; le uniche vie carrabili sono via del Popolo e via Fontana (quest’ultima parzialmente). Alle due strade con andamento longitudinale, via Castello e via del Popolo, che seguono le curve di livello della rupe, fanno da collegamento una miriade di viuzze trasversali, tutte a gradoni per la forte pendenza. La massa rocciosa spesso emerge frammentata lungo le vie, sotto forma di piccoli massi, per ospitare una scala o fare da base ad un muro. I nomi elementari delle strade, come via Chiesa, via Casale, Dietro i Santi, rilevano la semplicità della struttura sociale. Non esistono piazze nel senso tipico della parola ma solo tre slarghi. Le case, di due o tre livelli, sono costruite in muratura di pietrame locale, poche volte intonacata all’esterno. I solai sono solamente di due tipi: in legno o putrelle di ferro e tavelloni in laterizio; i tetti in coppi e controcoppi sono sostenuti da un orditura lignea a falsi puntoni, spesso sottodimensionata. Le case più antiche presentano i cornicioni di gronda in romanelle, mentre quelle più recenti utilizzano per il displuvio delle acque la semplice sporgenza delle tegole. Le bucature presentano semplici ornie o ringhiere; elementi di decoro sono i portali in pietra, scolpiti a disegni elementari.
Fonte: "irpinia.info"
Fonte immagine: "calabrittoturismo.it"