Situata nella zona collinare di Massa Lubrense, la frazione dell’Annunziata è la più ricca di memorie storiche: è qui che i Normanni fondarono il primo insediamento della città. Un tempo centro storico di Massa, l’Annunziata è oggi uno dei borghi più caratteristici del Comune: un pugno di case, dai tipici tetti a volta, a circa 200 metri sul livello del mare, arroccate tra il Castello Aragonese e l’antica Cattedrale. Un intrigo di vicoli e scalinate mette in comunicazione tra loro le antiche abitazioni del Borgo, quasi tutte realizzate tra il XIV ed il XVI secolo nel caratteristico tufo grigio sorrentino. Distrutta dagli Angioini e ancora dagli Aragonesi, l’Annunziata fu parzialmente riedificata nel Cinquecento, come le mura dopo la catastrofe del 1558: ancora oggi si può ammirare parte dell’antica cinta muraria che sorgeva attorno al Castello Aragonese. Nel luogo dove era il forte, sulla sommità della collina, fu poi eretta una torre cilindrica di difesa. Recentemente, in seguito ad alcuni lavori di ristrutturazione, l’antica torre è stata aperta al pubblico: la si raggiunge percorrendo la ripida gradinata che, dalla piazza antistante la Chiesa dell’Annunziata, serpeggia tra le case del Borgo. La veduta che si gode dal Castello è tra le più suggestive della Penisola Sorrentina: in un sol colpo d’occhio, si può ammirare il Golfo di Napoli, le colline del Deserto, delle Tore e la vicina isola di Capri. La Chiesa dell’Annunziata, nella piazzetta del piccolo Borgo, fu Cattedrale fino al 1465, quando la sede episcopale fu definitivamente trasferita nella Chiesa di Santa Maria della Grazie a Massa Centro. Poco distante sono la Torre Turbolo (eretta tra il 1607 e il 1614 come sede del Monte dei Pegni) e il più recente Belvedere, attrezzato con bacheche, panchine, aiuole e un gazebo: il punto panoramico per eccellenza per ammirare Capri e la costa massese. Più a valle, dove termina la rotabile, la settecentesca Villa Murat (o Villa Rossi), da cui nel 1808 il Re di Napoli Gioacchino Murat, ospitato dal letterato Andrea Rossi, diresse l’assedio contro gli Inglesi per la riconquista di Capri. Sempre in una stanza della stessa Villa, Gioacchino Murat firmò la capitolazione dell’isola.
Fonte: "massalubrense.it"
Fonte immagine: "fotoeweb.it"