La Basilica di Santa Maria della Sanità è nata come segno di devozione dei fedeli napoletani alla Madonna, in seguito al ritrovamento di un affresco risalente al V-VI secolo. Si tratta della raffigurazione più antica della Madonna a Napoli, che ora si trova in una delle cappelle della Basilica. Punto di riferimento del Rione Sanità, nel quartiere la Basilica è conosciuta come Chiesa di San Vincenzo ‘O Munacone (Il Monacone), perché custodisce una famosa statua di San Vincenzo Ferrer. La statua, secondo la tradizione, fu portata in processione nel 1836, quando Napoli venne colpita dall'ennesima epidemia di colera. Grazie all'intercessione del Santo, il morbo cessò miracolosamente, e da allora il primo martedì di luglio il rito si ripete in ricordo della grazia ricevuta. Costruita tra il 1602 e il 1610, considerata uno dei progetti più ambiziosi di Fra Nuvolo (architetto domenicano) ed uno dei principali esempi del Barocco napoletano, il suo tratto distintivo è la cupola con maioliche gialle e verdi, conosciuta da tutta la città perché subito visibile attraversando il ponte della Sanità. La pianta della Chiesa è a croce greca, con il presbiterio rialzato per inglobare la precedente Basilica paleocristiana, da cui si accede alle “Catacombe di San Gaudioso”. All’interno, ospita numerose testimonianze di correnti manieristiche, classicistiche e barocche, tra queste diverse importanti opere di Luca Giordano, tanto da essere considerata un museo della pittura napoletana del XVII secolo; inoltre, custodisce anche opere di artisti contemporanei come Gianni Pisani, Annamaria Bova e Riccardo Dalisi. Nel 1677 Dionisio Lazzari realizzò il pulpito in marmo, mentre la scalinata fu rifatta in marmi policromi. L'antisagrestia, affrescata da G. B. Di Pino, custodisce alcuni ex-voto donati dai fedeli a San Vincenzo e conduce al chiostro ellittico sovrastato dal cosiddetto "Ponte della Sanità".
Fonte: "catacombedinapoli.it"
Fonte immagine: "napoligrafia.it"